radimax è un fertilizzante organico a base di sostanze biologicamente attive (aminoacidi, peptidi, vitamine, polisaccaridi, Glicinbetaina, ecc) che attiva il metabolismo e la divisione cellulare delle radici e dei giovani tessuti.
Gli aminoacidi specifici presenti (Triptofano, Cistina, Ac. Glutammico, Serina, Ac. Aspartico) potenziano l’efficienza dell’apparato radicale, migliorando il metabolismo e il bilanciamento ormonale di tutti i tessuti della pianta.
Le vitamine, agiscono come fattori di crescita, rafforzano le strutture cellulari e aiutano a supereare lo stress da trapianto.
I polisaccaridi oltre ad essere un’importante fonte di energia, facilitano l’assimilazione delle vitamine, i minerali, gli aminoacidi ed altri elementi essenziali.
La Glicinbetaina é un principio attivo di origine naturale che agisce come regolatore osmotico e aumenta la resistenza delle radici alla salinità del suolo.
Contiene inoltre micro-nutrienti complessati con aminoacidi che consentono di prevenire o curare efficacemente eventuali carenze o squilibri nutrizionali.
L’azione sinergica i tutti questi componenti, fanno di radimax un vero bio-promotore che agisce sulla rizosfera stimolando lo sviluppo della radice primaria e l’emissione delle secondarie, favorendo così la formazione di un ricco apparato radicolare.
radimax permette un migliore attecchimento delle piantine aiutandole a superare rapidamente la crisi da trapianto anche in condizioni di temperatura e di umidità sfavorevoli.
Può essere usato anche nel trattamento delle sementi per migliorare le prestazioni sul campo, sia nella fase iniziale che durante l’intero ciclo vegetativo.
radimax é amesso in Agricoltura Biologica ai sensi dell’Art. 8 del D.Lgs. 75/2010.
Aminoacidi e peptidi totali: 27,0 %
Azoto (N) totale: 5,0 %
Carbonio (C) organico totale: 17,0 %
Ferro (Fe) sol. in acqua: 0,20 %
Zinco (Zn): sol. in acqua: 0,15 %
Manganese (Mn) sol. in acqua: 0,15 %
Formulazione: Liquida
L’uso di radimax nelle fasi vegetative consigliate consente di:
• ottenere un apparato radicale ampio e potente;
• ridurre il tempo di superamento dello stress da trapianto;
• migliorare le condizioni di nutrizione nell’ambiente radicolare;
• combattere situazioni derivanti dallo stress da salinità;
• assicurare una rapida emergenza dei semi trattati.
Colture orticole:
• in trattamenti a spruzzo su semi e piante in vivaio: 80-100 ml/hl. di acqua subito dopo il trapianto. È possibile ripetere il trattamento 10-15 gg. dopo la prima applicazione e continuare fino a che si ottiene il risultato desiderato.
• in fertirrigazione con impianto a goccia vicino alle piante appena trapiantate: 500-600 ml/1000 m2; una settimana dopo: 300-400 ml/1000 m2.
• in fertilizzazione con “annaffiatore”: usare la soluzione nutritiva con dosi di 250 ml/hl. di acqua approssimativamente 0,500 ml. per pianta immediatamente dopo il trapianto.
• immersione del plateau nella soluzione nutritiva prima del trapianto: 150-250 ml/hl. di acqua.
Colture frutticole e piante forestali:
all’impianto ed alla ripresa vegetativa in fertirrigazione localizzata: 200-300 ml/hl. di acqua.
Piante in vaso ed ornamentali:
2-3 applicazioni ogni 7 gg. a partire del rinvaso: 150-200 ml/hl. di acqua.
Trattamento di sementi:
Incrementa lo start iniziale; maggiore vigore iniziale e maggiore sviluppo radicolare.
Soia: 100-200 ml/100 kg. di sementi;
Mais: 5-6 ml/kg. di sementi;
Fagiolo: 2 ml/kg. di sementi;
Grano: 1-1,5 ml/kg. di sementi;
Riso: 1-1,5 ml/kg. di sementi.
Le dosi consigliate sono indicative e devono essere aumentate o diminuite in relazione alle caratteristiche della zona e alle esigenze di ogni coltura.
1 L; 5 L